IL MIRTILLO

Frimages (2)utto tipico del sottobosco, il mirtillo (Vaccinium Myrtillus) ha tradizioni antichissime e viene utilizzato per curare diverse patologie. I mirtilli generalmente crescono nelle zone montane (sulle Alpi e gli Appennini), nei boschi e trovano la loro maggiore diffusione sui terreni ricchi di humus. Come riconoscerli? Sono dei piccoli arbusti appartenenti alla famiglia delle Ericacee, alti circa 60 cm. La loro fioritura avviene in primavera e si distinguono in tre differenti specie: mirtillo nero, rosso e blu. Secondo alcune recenti ricerche effettuate negli Stati Uniti, queste piccole bacche, sarebbero dotate di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado quindi di prevenire patologie cardiovascolari, proteggere dai tumori e addirittura ritardare il naturale processo di invecchiamento. Dunque hanno un duplice scopo: da una parte rappresentano una fonte di alimento, dall’altra vengono utilizzate come medicamento.

Il mirtillo è indicato per tutte le forme di disturbi intestinali, disturbi del fegato, tendenza alle emorragie per fragilità dei capillari, disturbi della circolazione in genere e per i problemi alla vista. L’acido idroccinnamico presente nel mirtillo è molto importante per il nostro organismo, in quanto è in grado di neutralizzare le sostanza cancerogene prodotte nell’apparato digerente. Il consumo di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, vedi il mirtillo, assume un importantissimo ruolo per quanto riguarda la salute del nostro organismo; queste sostanze, infatti, sviluppano uno scudo protettivo nei confronti della nostra pelle e soprattutto nella lotta ai radicali liberi. Oltre al loro potere antiossidante, i mirtilli, vengono usati anche per altre proprietà terapeutiche; sono infatti in grado di curare l’affaticamento visivo e la fragilità dei vasi capillari.

La antocianine agiscono sul cuore e sono in grado di aumentare la resistenza stessa del muscolo; grazie al suo effetto antisettico e anti infiammatorio, il mirtillo riduce la flatulenza e combatte in modo deciso la diarrea.

In campo oculistico, il consumo di mirtillo, favorisce la produzione della rodopsina, una proteina che migliora notevolmente la capacità di vedere in condizioni di luce bassa e ne migliora l’adattamento all’oscurità. Infine, il succo fresco di mirtillo ha proprietà in grado di migliorare la diuresi.

Le proprietà del mirtillo nerodownload
Il mirtillo neroè quello maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e il gamma-linolenico. L’acido ossalico è quello che conferisce il classico sapore asprigno del frutto; l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è in grado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene (prodotte nell’apparato digerente in conseguenza dell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenico invece è molto utile al sistema nervoso perché previene la nefropatia diabetica. Ma non è tutto: il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi. Tutte questa sostanze poi favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica, migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce.

Le proprietà del mirtillo rosso images (3)
La differenza con il mirtillo nero non è da attribuire solo al colore e al sapore, ma anche alla consistenza delle foglie, che si presentano coriacee, lucenti e persistenti.
Il mirtillo rosso(ricco di ferro, vitamina C e fibre) è diffuso in molte regioni dell’Europa e nelle zone collinari e montane dell’Italia (specialmente sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali) e il terreno che predilige è quello soleggiato o parzialmente ombroso. I suoi frutti sono molto saporiti e generalmente vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate. Questo è considerato dagli esperti un alimento sano e curativo. In medicina i mirtilli rossi vengono utilizzati al prevenire e curare le infezioni alle vie urinarie (in particolar modo la cistite provocata da Escherichia coli, riducendone la quantità nelle urine); la sua efficacia è apprezzabile anche per quanto riguarda le micosi e i virus. Quantità ridotte di mirtilli rossi possono ridurre il livello di calcio nell’urina, evitando situazioni di aggravamento, per chi soffre di calcoli renali. La sua utilità è dimostrata anche come coadiuvante in caso di diarrea, nelle stitichezze, e nei problemi legati al colon irritabile e alle emorroidi. Infine, i mirtilli rossi hanno anche la capacità di attenuare i piccoli inestetismi della pelle quale la couperose. Per quanto riguarda invece il loro utilizzo dal punto di vista alimentare, i mirtilli rossi vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate, conserve e gelatine, o per essere gustate con l’aggiunta di un po’ di succo di limone e zucchero, magari “accompagnate” da more e lamponi, a costituire la classica coppa di frutti di bosco, servita e consumate specialmente nelle località alpine. Anche la grappa che si ottiene dalla macerazione di questi frutti (con un alto grado alcolico), ha un sapore intenso e delicato e viene acquistata in grandi quantità dalle migliaia di turisti che si recano a soggiornare nei caratteristici paesini di montagna.
[Fonti varie]

 

LE ALBICOCCHE

albicocche1L’albicocca è un frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed alla specie Prunus Armeniaca; la pianta dell’albicocco è originaria della Cina dove era già conosciuta nel 3.000 avanti Cristo. Fu diffusa in tutta Europa dai romani dopo la conquista dell’Armenia e da questa regione, dove era chiamata mela d’Armenia, e vi prese anche il nome. La pianta delle albicocche, allo stato selvatico, può superare i 10 metri di altezza, fiorisce in primavera ed i suoi frutti, a seconda della specie, maturano da giugno fino a fine luglio. Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia sono i maggiori stati produttori di albicocche a livello mondiale. Le varietà di albicocca sono molte e, anche se i gusti sono simili, le dimensioni ed i colori variano a seconda della specie. Come tutta la frutta l’albicocca è composta in gran parte da acqua (85% circa), proteine in minima parte, glucidi e fibra alimentare; buona la presenza di minerali, soprattutto il potassio a cui fanno seguito calcio, fosforo, sodio e ferro. Per quanto riguarda le vitamine da sottolineare la presenza in buona percentuale della vitamina A, C e PP; due etti di albicocche forniscono il fabbisogno giornaliero di vitamina A per una persona adulta. Molto basso l’apporto calorico che corrisponde a 28 calorie fornite per 100 grammi di polpa di albicocca.
Grazie all’alto contenuto di vitamina A e vitamina C in unione con l’abbondanza di potassio e di fibre alimentari, l’albicocca, grazie anche alla sua buona digeribilità, è senza dubbio un frutto con buone proprietà dal punto di vista nutrizionale. Infatti la sua assunzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell’età della crescita.
La vitamina A è altresì utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo, mentre, l’alta percentuale di potassio presente nell’albicocca è in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Sempre a proposito della vitamina A si ricorda che essa è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura e della protezione della pelle. Il sorbitolo invece conferisce all’albicocca leggere proprietà lassative.

LE ALBICOCCHE SECCHEalbicocche2
Una delle caratteristiche delle albicocche secche è quella di mantenere intatti i sali minerali che si trovano normalmente nel frutto fresco e, cosa più importante, è l’alto contenuto di fibra alimentare, che, grazie alle sue proprietà è in grado di apportare benefici alle funzionalità dell’intestino e di ridurre il tasso di colesterolo e di zucchero presenti nel sangue. Un etto di albicocche secche ha un apporto di circa 200 calorie.

Laetrile o Vitamina B17 e Semi di Albicocca
I semi contenuti nel nocciolo dell’albicocca contengono la vitamina B17 (laetrile), una sostanza che sembra in grado di aggredire ed annientare le cellule malate dell’organismo, in particolare quelle di alcuni tipi di tumore; secondo una ricerca pare che la vitamina B17 reagisca con l’enzima glucosidase che è presente solo nelle cellule malate. In presenza di questo enzima la vitamina B17 reagisce sprigionando cianuro che annienta le cellule cancerose mentre le cellule sane non vengono attaccate in quanto non contengono l’enzima glucosidase che è l’unico in grado di attivare la vitamina B17 a produrre cianuro.
Motivo questo che dovrebbe indurci a consumare ogni tanto qualche seme di albicocca, anche a scopo precauzionale ;-).
[fonte:mr-loto]

LE FRAGOLE

fragola1La pianta delle fragole, il cui nome scientifico è “Fragaria vesca” appartiene alla grande famiglia delle Rosacee ed ha origini antichissime; il suo nome deriva da un termine latino che fa riferimento ala sua fragranza. Una rara particolarità delle fragole è quella di avere , a differenza degli altri frutti, i semi situati sulla superficie esterna e non interna. Contrariamente a quanto si crede le fragole non sono dei veri e propri frutti, in quanto non sono altro che una parte ( ricettacolo) ingrossata dell’infiorescenza. Attualmente le fragole che si trovano sul mercato sono molto grandi e succose, ma bisogna ammettere che il loro gusto non ha niente a che fare con quello molto più delicato delle “sorelle” più piccole comunemente chiamate “fragole di bosco” che ancora oggi crescono spontaneamente in vari boschi d’Italia.
Le fragole contengono vitamine in abbondanza: vitamina C, molto utile per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, vitamina E, B e K; discreta anche la presenza di  sali minerali quali ferro, sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Oltre a queste sostanze le fragole hanno un alto contenuto di fibre e allo stesso tempo contengono pochissime calorie, meno di 40  ogni 100 gr. di parte edibile.
Da sottolineare il fatto che le fragole sono un’ottima fonte di acido ellagico che pare essere una delle sostanze con provate proprietà antitumorali. Presenti, in piccole quantità, l’acido ossalicofolico(vitamina B9) e malico.
Proprietà e Benefici
Secondo la tradizione popolare, in passato, la fragola era considerata in possesso di proprietà magiche e si riteneva che fosse utile al fine di evitare il morso dei serpenti. Il periodo naturale di maturazione delle fragole è quello compreso fra aprile e giugno; è molto probabile che le fragole che si trovano in vendita in tale periodo siano di provenienza italiana e non estera. Prima dell’eventuale acquisto sarebbe meglio accertarsi della loro provenienza; infatti, essendo la fragola un “frutto” delicato, nel caso provenisse da paesi lontani, sarebbe sicuramente stata sottoposta a pesanti processi chimici di conservazione per poter affrontare lunghi viaggi e perdendo così gran parte delle sue proprietà terapeutiche. Una volta acquistate, le fragole, possono essere conservate in frigorifero per un periodo non maggiore di tre giorni. A causa dell’acido ossalico in esse contenuto, possono essere controindicate con persone che presentano problemi di calcoli renali. Come in tutte le cose è sempre bene non esagerare; in soggetti predisposti provocano facilmente fastidiose reazioni allergiche nonché orticarie.
Grazie alla presenza di
sostanze antiossidanti le fragole aiutano a combattere i tanto temuti “radicali liberi” e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del nostro organismo.
Oltre a questa le fragole possiedono molte altre proprietà:fragole
– Svolgono un’azione rigeneratrice nei confronti delle cellule sanguigne, questo grazie alle proprietà dell’acido folico che apporta benefici anche alla memoria agendo sul cervello tramite il liquido spinale.
-Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, soprattutto se mangiate a stomaco vuoto.
-Da non trascurare, a quanto pare, i benefici che le fragole avrebbero sul miglioramento dell’umore, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina nel nostro organismo.
-In ultimo, a differenza di molta altra frutta, le fragole possono essere assunte dai diabetici: lo zucchero in esse contenute è il fruttosio che allo stato naturale è ben tollerato.
La fragola, tagliata a metà e strofinata sulla pelle produce i seguenti benefici: da sollievo in caso di scottature solari, svolge un’azione purificante e può anche essere impiegata come rimedio per l’herpes, ma non solo; strofinate sui denti li sbiancano e li proteggono allo stesso tempo, grazie alle proprietà dello xilitolo in esse contenute, una sostanza dolce che previene la formazione della placca e uccide i germi.
[fonte: http://www.mr-loto.it]

LE CILIEGIE

ciliegie1Le ciliegie sono il frutto di un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee che tutti conosciamo col nome di ciliegio (Prunus avium). La pianta delle ciliegie è presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni, le prime notizie a riguardo arrivano dall’Egitto. Difficile stabilire con certezza il paese d’origine anche se si pensa che molto probabilmente il ciliegio provenga dall’Asia. Il ciliegio fiorisce in primavera in contemporanea con la comparsa delle foglie ed il suo aspetto, nel pieno della fioritura, è qualcosa di incantevole per la vista. Le ciliegie si dividono in due specie ben distinte: dolci ed acide. Le ciliegie dolci si dividono a loro volta in due sottofamiglie che sono rispettivamente le duracine e le tenerine; quelle acide si dividono invece in tre sottofamiglie che sono le marasche, le amarene e le visciole. Il periodo di maturazione varia a seconda del tipo di ciliegia ma possiamo affermare che quasi tutte maturano nel periodo compreso tra maggio e giugno. Le ciliegie sono composte per l’80% circa da acqua, zuccheri, proteine (piccola percentuale), vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio. Da evidenziare la presenza del levulosio, uno zucchero che non ha controindicazioni per i diabetici che quindi possono approfittare dell’occasione per mangiare qualcosa di dolce e salutare. In ultimo sottolineiamo la presenza di flavonoidi che, come sappiamo, sono sostanze molto utili nella lotta ai “pericolosi” radicali liberi e soprattutto svolgono un ruolo primario nel processo che rallenta l’invecchiamento delle cellule del nostro organismo.ciliegie3
Per quanto riguarda le calorie, ogni 100 grammi di polpa ne abbiamo circa 63.La ciliegia fresca ha proprietà depurative e disintossicanti, oltre a quelle diuretiche e lassative che fanno della ciliegia un frutto molto utile in caso di gonfiore a livello addominale. Grazie alla presenza dei flavonoidi, in combinazione con le vitamine A e C, l’assunzione di ciliegie stimola la produzione di collagene, apportando così innumerevoli benefici alla nostra pelle. Da sottolineare la presenza di acido malico, che, con le sue proprietà, è in grado di favorire la digestione degli zuccheri e l’attività epatica. Negli ultimi tempi le ciliegie sono state oggetto di studio da parte dell’Università del Texas, in quanto si ritiene che abbiano proprietà in grado di favorire il sonno; pare infatti che la melatonina, presente nelle ciliegie in buona quantità, abbia appunto questa proprietà. [http://www.mr-loto.it]

La Pera

pere2La pera è ricca di fibra solubile ed insolubile: una pera fornisce circa il 16% delle fibre necessarie al nostro fabbisogno quotidiano. L’assunzione periodica di questo frutto contribuisce da un lato, alla regolazione delle funzioni intestinali, fornendo un valido ausilio contro la stipsi, dall’altro, aiuta il nostro corpo ad eliminare il colesterolo, favorendo in tal modo una maggiore fluidità del sangue. Per gli sportivi in particolare, le fibre, rallentando l’assunzione del fruttosio da parte dell’organismo, consentono di mantenere un costante livello energetico durante gli allenamenti e svolgono un’importante funzione idratante.

Le proprietà della pera
Più in particolare, la presenza della pectina, fibra alimentare caratteristica di questo frutto, quanto della mela, fa si che il consumo di pere induca un senso di sazietà: la pectina infatti, unendosi all’acqua, forma una consistente massa all’interno dello stomaco, bloccando così la sensazione della fame, e facilitando di conseguenza il rispetto dei regimi alimentari. La pectina inoltre, regolando il passaggio del glucosio dall’intestino al sangue, contribuisce a tenere sotto controllo il livello di glicemia e ne assicura un lento ma continuo assorbimento evitando bruschi innalzamenti.
L’elevato contenuto di potassio, fa della pera un alimento molto utile ai fini di prevenire disturbi quali tensione arteriosa, depressione, stanchezza e disordini dell’apparato digerente; per gli sportivi in particolare, l’assunzione di potassio protegge dai crampi muscolari, e costituisce un’importante risorsa dopo lo sport o uno sforzo intenso. Esso infatti, coadiuva la contrazione cardiaca e la trasmissione dello stimolo nervoso e muscolare.
La pera è costituita per l’85% da acqua; per questo motivo l’assunzione di questo frutto rappresenta un valido ausilio per soddisfare il fabbisogno giornaliero di liquidi del nostro organismo (un litro di acqua al giorno).
Il calcio ed il fosforo, presenti anch’essi in grande quantità, svolgono un’azione protettiva sulle ossa, prevenendo o aiutando a combattere l’osteoporosi. Molto utili in gravidanza.
La pera è altresì consigliata a chi soffre di un’elevata pressione arteriosa, data la minima componente di sodio.
Le proprietà diuretiche della pera, derivano dall’elevato contenuto di potassio, associato alla scarsità di sodio e rafforzate dal notevole tenore di acqua.
Il succo di pera produce un effetto depurativo, diuretico, eliminatore dell’acido urico e rimineralizzante; è consigliato a chi soffre di anemia o di sovraffaticamento.
[fonte: http://www.salvi.it ]