Che dire, un napoletano doc non approverebbe 🙂
Quindi se sei napoletano ti chiedo scusa ora, ma per me rinunciare alla pizza è un po’ come rinunciare alla mamma, per cui…l’ho veganizzata!!
La mia scelta di diventare vegana è stata notevolmente rallentata proprio da questo infernale alimento: il formaggio.
Come sostiene Gary Yourofsky in uno dei suoi tanti convegni, il problema, nel rinunciare ai prodotti di origine animale, è il SAPORE, sì il sapore della carne, del latte e quindi dei formaggi. E io adoro i formaggi!!! Capisci che rinunciando ai formaggi avrei dovuto rinunciare alla pizza!!!
Per me è stato molto facile rinunciarvici però dopo un percorso che mi ha portato alla questione ETICA del problema e non più al GUSTO e SAPORE 🙂
Quindi ecco la mia pizza. SI PUO’! SI DEVE!
Ingredienti
1°METODO (a percentuale)
In proporzione alla farina che usi metti:
50-55% di acqua
3% livito di birra
3% olio evo
3% sale
2°METODO (secondo la disciplinare della pizza Verace Napoletana)
(Si riporta un valore dei vari ingredienti ottimale raccomandato rapportato a litro di acqua)
1 lt acqua
50-55 g sale
3 g lievito
1,700/1,800 Kg (secondo la Forza) farina
ingredienti per la farcitura
salsa di pomodoro
1 Mozzarisella oppure qualsiasi formaggio vegan (a breve anche la MIA mozzarella!)
funghi (champignon o porcini)
olio evo
sale
Preparazione
Con il 1° metodo unisci tutti gli ingredienti in una ciotola, impasta fino ad ottenere una palla compatta (ma non troppo) e liscia al tatto.
Copri e lascia lievitare fino a che raddoppia di volume.
Stendila in una teglia ben oliata e guarniscila.
Cuocila a forno caldissimo (il max che hai) fino a che il formaggio non fonde e fa le bolle.
Con il 2° metodo:
Tempo di impasto: 10 minuti per aggiunta di Farina
(fino al raggiungimento del punto di pasta)
20 minuti lavorazione a bassa velocità
Prima Lievitazione: in macchina o madia legno 2 h
“Staglio a mano”: in panetti 180 – 250 g circa
Seconda Lievitazione: in cassette per alimenti 4-6 h
Temperatura di fermentazione: ambiente (T: 25°C)
Conservazione (temperatura ambiente): entro le 6 ore successive
Guarnisci e cuoci come col 1° metodo
Mangia! 🙂