LE FRAGOLE

fragola1La pianta delle fragole, il cui nome scientifico è “Fragaria vesca” appartiene alla grande famiglia delle Rosacee ed ha origini antichissime; il suo nome deriva da un termine latino che fa riferimento ala sua fragranza. Una rara particolarità delle fragole è quella di avere , a differenza degli altri frutti, i semi situati sulla superficie esterna e non interna. Contrariamente a quanto si crede le fragole non sono dei veri e propri frutti, in quanto non sono altro che una parte ( ricettacolo) ingrossata dell’infiorescenza. Attualmente le fragole che si trovano sul mercato sono molto grandi e succose, ma bisogna ammettere che il loro gusto non ha niente a che fare con quello molto più delicato delle “sorelle” più piccole comunemente chiamate “fragole di bosco” che ancora oggi crescono spontaneamente in vari boschi d’Italia.
Le fragole contengono vitamine in abbondanza: vitamina C, molto utile per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, vitamina E, B e K; discreta anche la presenza di  sali minerali quali ferro, sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Oltre a queste sostanze le fragole hanno un alto contenuto di fibre e allo stesso tempo contengono pochissime calorie, meno di 40  ogni 100 gr. di parte edibile.
Da sottolineare il fatto che le fragole sono un’ottima fonte di acido ellagico che pare essere una delle sostanze con provate proprietà antitumorali. Presenti, in piccole quantità, l’acido ossalicofolico(vitamina B9) e malico.
Proprietà e Benefici
Secondo la tradizione popolare, in passato, la fragola era considerata in possesso di proprietà magiche e si riteneva che fosse utile al fine di evitare il morso dei serpenti. Il periodo naturale di maturazione delle fragole è quello compreso fra aprile e giugno; è molto probabile che le fragole che si trovano in vendita in tale periodo siano di provenienza italiana e non estera. Prima dell’eventuale acquisto sarebbe meglio accertarsi della loro provenienza; infatti, essendo la fragola un “frutto” delicato, nel caso provenisse da paesi lontani, sarebbe sicuramente stata sottoposta a pesanti processi chimici di conservazione per poter affrontare lunghi viaggi e perdendo così gran parte delle sue proprietà terapeutiche. Una volta acquistate, le fragole, possono essere conservate in frigorifero per un periodo non maggiore di tre giorni. A causa dell’acido ossalico in esse contenuto, possono essere controindicate con persone che presentano problemi di calcoli renali. Come in tutte le cose è sempre bene non esagerare; in soggetti predisposti provocano facilmente fastidiose reazioni allergiche nonché orticarie.
Grazie alla presenza di
sostanze antiossidanti le fragole aiutano a combattere i tanto temuti “radicali liberi” e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del nostro organismo.
Oltre a questa le fragole possiedono molte altre proprietà:fragole
– Svolgono un’azione rigeneratrice nei confronti delle cellule sanguigne, questo grazie alle proprietà dell’acido folico che apporta benefici anche alla memoria agendo sul cervello tramite il liquido spinale.
-Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, soprattutto se mangiate a stomaco vuoto.
-Da non trascurare, a quanto pare, i benefici che le fragole avrebbero sul miglioramento dell’umore, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina nel nostro organismo.
-In ultimo, a differenza di molta altra frutta, le fragole possono essere assunte dai diabetici: lo zucchero in esse contenute è il fruttosio che allo stato naturale è ben tollerato.
La fragola, tagliata a metà e strofinata sulla pelle produce i seguenti benefici: da sollievo in caso di scottature solari, svolge un’azione purificante e può anche essere impiegata come rimedio per l’herpes, ma non solo; strofinate sui denti li sbiancano e li proteggono allo stesso tempo, grazie alle proprietà dello xilitolo in esse contenute, una sostanza dolce che previene la formazione della placca e uccide i germi.
[fonte: http://www.mr-loto.it]

GNOCCHI ALLE TACCOLE

Ciao,
oggi dopo una notte tempestosa (nel vero senso della parola), c’è un fantastico sole e seppure l’aria è molto fredda, oggi, sembra davvero primavera e allora perché non prepararti una gustosa ricetta a base di un prodotto stagionale come le taccole?
Come saprai (forse l’ho già detto troppe volte, ma è bene, soprattutto per me, ricordarlo), quest’anno il mio proposito è quello di assaggiare alimenti che non avevo mai, dico mai mangiato prima a d’ora.
E le taccole, ahimè! sono uno di quelli.
Come ho descritto in un precedente post, le taccole sono molto squisite e posso anche affermare che le preferisco ai soliti fagiolini, che a volte risultano un po’ duretti e filamentosi.
Premetto che si possono fare con qualsiasi cosa (io questa ricetta l’ho preparata anche con un mix di riso, miglio e grano saraceno ed è venuta una meraviglia). Oggi te la propongo con gli gnocchi di patate.

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Ingredienti
PER GLI GNOCCHI:
Patate rosse (la quantità è un optional)
Farina

PER IL CONTORNO:
1 confezione di taccole
10 pomodorini ciliegia
1 manciata di pinoli
1 scalogno
olio evo
sale

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Preparazione
Per prima cosa devi preparare gli gnocchi  . Lava bene le patate senza sbucciarle e falle lessare nella pentola a pressione. Quando le patate sono cotte schiacciale ancora calde e ponile in una ciotola. Aggiungi la farina poco alla volta fino a quando non otterrai un impasto morbido, ma compatto e non appiccicoso.
Ora preleva delle piccole porzioni e forma dei salsicciotti che taglierai in piccoli pezzi di circa 2-3 cm (a me non piacciono troppo piccoli, quindi vedi tu).
Ora metti l’acqua a bollire.
Nel frattempo prepara il sugo. Monda le taccole e lavale bene e falle cuocere a vapore per qualche minuto, intere.
In una padella fai soffriggere lo scalogno, finemente tritato, in un po’ di olio e aggiungi i pomodorini tagliati a metà. Aggiungi i pinoli e fai cuocere a fuoco vivo. Prendi ora le taccole e tagliale in piccole porzioni e aggiungile ai pomodorini. Aggiusta di sale e porta a cottura. Le taccole non vanno cotte moltissimo, devono rimanere ancora un po’ croccanti, ma se preferisci una consistenza più morbida non devi far altro che prolungare di qualche minuto la cottura e il gioco è fatto.
Quando l’acqua avrà raggiunto il bollore salala e fai cuocere gli gnocchi, che saranno pronti quando ritorneranno a galla.
A questo punto scolali e falli saltare nel sugo per un minutino e…Mangia!

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LE CILIEGIE

ciliegie1Le ciliegie sono il frutto di un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee che tutti conosciamo col nome di ciliegio (Prunus avium). La pianta delle ciliegie è presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni, le prime notizie a riguardo arrivano dall’Egitto. Difficile stabilire con certezza il paese d’origine anche se si pensa che molto probabilmente il ciliegio provenga dall’Asia. Il ciliegio fiorisce in primavera in contemporanea con la comparsa delle foglie ed il suo aspetto, nel pieno della fioritura, è qualcosa di incantevole per la vista. Le ciliegie si dividono in due specie ben distinte: dolci ed acide. Le ciliegie dolci si dividono a loro volta in due sottofamiglie che sono rispettivamente le duracine e le tenerine; quelle acide si dividono invece in tre sottofamiglie che sono le marasche, le amarene e le visciole. Il periodo di maturazione varia a seconda del tipo di ciliegia ma possiamo affermare che quasi tutte maturano nel periodo compreso tra maggio e giugno. Le ciliegie sono composte per l’80% circa da acqua, zuccheri, proteine (piccola percentuale), vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio. Da evidenziare la presenza del levulosio, uno zucchero che non ha controindicazioni per i diabetici che quindi possono approfittare dell’occasione per mangiare qualcosa di dolce e salutare. In ultimo sottolineiamo la presenza di flavonoidi che, come sappiamo, sono sostanze molto utili nella lotta ai “pericolosi” radicali liberi e soprattutto svolgono un ruolo primario nel processo che rallenta l’invecchiamento delle cellule del nostro organismo.ciliegie3
Per quanto riguarda le calorie, ogni 100 grammi di polpa ne abbiamo circa 63.La ciliegia fresca ha proprietà depurative e disintossicanti, oltre a quelle diuretiche e lassative che fanno della ciliegia un frutto molto utile in caso di gonfiore a livello addominale. Grazie alla presenza dei flavonoidi, in combinazione con le vitamine A e C, l’assunzione di ciliegie stimola la produzione di collagene, apportando così innumerevoli benefici alla nostra pelle. Da sottolineare la presenza di acido malico, che, con le sue proprietà, è in grado di favorire la digestione degli zuccheri e l’attività epatica. Negli ultimi tempi le ciliegie sono state oggetto di studio da parte dell’Università del Texas, in quanto si ritiene che abbiano proprietà in grado di favorire il sonno; pare infatti che la melatonina, presente nelle ciliegie in buona quantità, abbia appunto questa proprietà. [http://www.mr-loto.it]

LE FAVE

faveLe fave, nome scientifico Vicia Faba, sono il frutto di una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose; probabilmente originarie dei paesi asiatici vennero poi coltivate da egiziani, romani e greci. Le fave crescono all’interno di baccelli dalla lunghezza media di circa 20 cm. al cui interno trovano alloggiamento i semi ricoperti da una pelle che a seconda della varietà presenta un colore diverso: verde, viola o rossastro. I maggiori paesi produttori di fave sono Germania, Italia e Cina dove questi legumi vengono seminati tra gennaio e marzo per poi essere raccolti nel periodo primaverile, un po’ prima dell’avvenuta maturazione, tra aprile e maggio. Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude mentre, al contrario, quelle più mature vanno consumate cotte. Le fave sono composte per l’80% da acqua, 12% da carboidrati, 5,5% da proteine e la restante percentuale è divisa tra fibre e ceneri; tra i minerali troviamo invece il calcio, il fosforo, il sodio, potassio, ferro, magnesio, zinco e selenio.
Per quanto riguarda le vitamine sono presenti la
B1, B2, B3, B5 e B6 e la vitamina C; questi invece gli aminoacidi presenti nelle fave in maggior percentuale: acido aspartico, acido glutammico, alanina, arginina, leucina, tirosina, treonina, triptofano e valina.
Proprietà curative e benefici delle Favefave2
Le fave sono tra tutti i legumi il meno calorico ma comunque con un alto potere nutritivo; sono particolarmente indicate per contrastare l’anemia. Nelle fave fresche è presente un aminoacido chiamato L-dopa che pare abbia la proprietà di alzare la concentrazione di dopamina nel cervello; questa sostanza è presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson. Alcuni pazienti sostengono che i benefici effetti delle fave sul Parkinson durerebbero di più rispetto a quelli dei farmaci. La presenza abbondante di fibre alimentari favorisce l’attività dell’intestino contribuendo all’eliminazione di tossine e scorie; la vitamina C invece, oltre che a proteggere l’organismo dalle malattie permette anche l’assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse. [www.mr-loto.it]

LE TACCOLE

taccole

Le taccole, ortaggi simili ai piselli si mangiano intere per fare scorta di fibre, ferro e vitamine che fanno ripartire l’intestino e combattono colite e stipsi.
Di colore verde chiaro, di forma larga e appiattita, sono una varietà di piselli non molto conosciuta ma assai apprezzabile per il loro sapore dolce e delicato.
Le
taccole sono note come “mangiatutto” poiché si mangiano con l’intero baccello, in quanto la membrana posta all’interno delle pareti è sottilissima. Proprio questa caratteristica, ovvero che di loro si mangi tutto, moltiplica la loro efficacia, rendendone più che mai valido l’effetto rimineralizzante. Più dei piselli, le taccole sono ricche di caroteni, vitamina C,e fibra alimentare, contengono buone dosi di vitamina B9 e discrete quantità di ferro.
Possedendo fibre vegetali delicate ma molto attive, le
taccole sono adattissime per chi ha bisogno di regolare l’intestino, dunque sia per chi ha problemi cronici di stitichezza accompagnata da gonfiori intestinali, così come per chi soffre di colite. Dal momento che stimolano appropriatamente la motilità dell’apparato digerente, sono un toccasana per coloro che hanno per lungo tempo fatto uso (meglio sarebbe dire abuso!) di lassativi e faticano ormai a ottenere, con questi rimedi, risultati apprezzabili.[fonte: riza.it]